Legge che tutela la produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico
Da Sana BolognaFiere
Il biologico in Italia è legge: il Senato (2 marzo 2022) ha approvato il disegno di legge che contiene le disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico. Il provvedimento è arrivato al semaforo verde dopo un lungo iter parlamentare e allinea la normativa italiana alle strategie comunitarie del Green Deal. La legge inserisce la produzione biologica tra le attività di interesse nazionale e ne riconosce la funzione sociale e ambientale: una buona notizia per il futuro dell’agricoltura sostenibile e del settore in cui l’Italia è leader in Europa.
Tra i punti principali:
- l’istituzione di un marchio nazionale di agricoltura biologica per i prodotti ottenuti da materia prima italiana;
- la definizione giuridica dei distretti biologici nei quali sia significativa la produzione con metodo biologico;
- un tavolo tecnico per la produzione biologica;
- agevolazioni per la conversione al bio anche attraverso forme associative e contrattuali per rafforzare la filiera e il lavoro;
- il piano nazionale per le sementi e la certificazione delle sementi;
- il fondo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica, alimentato dal contributo annuale, nella misura del 2 per cento del fatturato dell’anno precedente, dale imprese titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio di determinati prodotti fitosanitari considerati nocivi per l’ambiente;
- il sostegno alla ricerca;
- la delega al Governo per la revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione dei controlli.
Il mercato del biologico in Italia è in grande espansione: sono più di 80.000 le imprese certificate biologiche, due milioni gli ettari di terreno coltivati e gli acquisti dei prodotti bio Made in Italy nel 2021 hanno sfiorato i 7,5 miliardi di euro di valore tra consumi interni ed export.