Mai Dire Mai Amarone 2011 ottiene i massimi riconoscimenti della critica nazionale e internazionale
Tre Bicchieri Gambero Rosso, 95 Punti DoctorWine (a cui Daniele Cernilli ha aggiunto anche il riconoscimento del suo “faccino”) e 92 punti Wine Enthusiast: è l’Amarone della Valpolicella “Mai Dire Mai” annata 2011 a ottenere i massimi punteggi della critica nazionale e internazionale, che premia il nuovo progetto di ricerca, qualità e innovazione intrapreso dalla Famiglia Pasqua e iniziato nel vigneto di Montevegro nella Valpolicella orientale. Nella filosofia della cantina, sono affidati ai vigneti della zona orientale della Valpolicella gli stili più innovativi di Amarone.
L’etichetta “Mai Dire Mai” è stata presentata per la prima volta a Vinitaly 2016 e nasce dalla volontà di due famiglie veronesi di investire in un progetto di eccellenza, un vino in cui si incontrano la quasi secolare esperienza della famiglia Pasqua, nella coltivazione del vigneto e nella vinificazione, e le caratteristiche eccezionali del terroir conferito dalla famiglia Dal Colle.
Montevegro, il vigneto di 23 ettari che dà vita al Valpolicella e all’Amarone “Mai Dire Mai” è seguito dagli enologi di Pasqua ed ha caratteristiche pressochè perfette per generare vini di alta qualità: una collina a 350 metri di altezza esposta su tutti i fronti, che guarda la Val d’Illasi e la Val di Mezzane, con i Lessini alle spalle e un suolo di origine basaltica e calcarea che garantisce una mineralità ottimale.
Un altro Amarone iconico della cantina, il Famiglia Pasqua, che già vanta un lungo track record di premi a partire dalla Riserva dell’annata 2003, ha ottenuto anche quest’anno ottime recensioni. Alla Riserva 2010 la guida Vini Veronelli ha assegnato Super Tre Stelle 94 punti, 94 punti li ha assegnati anche DoctorWine, a cui si aggiungono i 92 punti di Wine Enthusiast, i prestigiosi 5 grappoli di Bibenda e 4 stelle dalla guida Touring Vini Buoni d’Italia. L’Amarone Famiglia Pasqua annata 2015 ha invece ottenuto 92 punti da Doctor Wine, 4 stelle da Touring Vini Buoni d’Italia e 91 punti Gold Medal da parte di Mundus Vini, una delle più importanti competizioni internazionali.
“Questi risultati sono il frutto della passione per il nostro lavoro e della determinazione che ci permette di portare a testa alta il Made in Italy in tutto il mondo – ha commentato il Presidente Umberto Pasqua – e di lavorare sempre con nuovi stimoli per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.”
L’Amministratore Delegato Riccardo Pasqua ha aggiunto: “Sono felice e particolarmente orgoglioso che il lavoro intrapreso qualche anno fa, su nuovi vigneti e etichette, sia già riconosciuto dalla critica: specialmente su di un progetto coraggioso come Mai dire Mai. Sono altrettanto orgoglioso che tutti questi riconoscimenti, che premiano le nostre etichette storiche e quelle più innovative, siano frutto del lavoro dei giovani e giovanissimi talenti interni, cresciuti professionalmente nella nostra cantina.”
Lo stile tradizionale dell’Amarone Cecilia Beretta Terre di Cariano Riserva 2013, con uve provenienti dalla Valpolicella Classica, è stato premiato con le prestigiose 4 Stelle Golden Star e Corona del Pubblico da Touring Vini Buoni d’Italia, e da Merano WineHunter, che seleziona le migliori etichette italiane, con un punteggio superiore ai 90 punti qual è il Bollino oro.
Meiningers Weinwelt, una delle testate tedesche di riferimento del vino, ha punteggiato l’Amarone Cecilia Beretta annata 2013 con 93 Punti.
Tra gli altri premi internazionali segnaliamo il Falstaff Trophy Soave, rivista leader nel settore enogastronomico in lingua tedesca, con 92 Punti al Cecilia Beretta Soave Brognoligo 2017.
Ricordiamo inoltre i 90 Punti assegnati a 11 Minutes Rosé vendemmia 2017 e a PassioneSentimento Bianco Veneto annata 2017 da DWWA Decanter, uno dei riconoscimenti più prestigiosi a livello internazionale.
Un altro premio autorevole è infine International Wine Challenge di Londra, che ha attribuito a giugno 96 Punti Gold Medal a Villa Borghetti Amarone Annata 2015.